Ora dormi nell’esatta orma del sonno:
tra poco amore ti raggiungo nel sogno.
Il tuo corpo ancora memoria ha di me
di dita e di labbra che percorrono geografie?
Mi manchi e mi manco anch’io
che m’aggrappavo ai tuoi fianchi.
Tu sei il mio orizzonte di pensiero
e come la luce mi sei ovunque intorno.
Non ho cielo nelle mie mani
ma di carezze t’inazzurro il volto.
Dammi le mani che non so leggere
ma leggère porto al volto di domani.
Rosa rapida raccolta restami radice.
Enrico De Vit
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